Ospiti o invitati: la filosofia dei numeri primi

“Io non ho paura delle tempeste perché sto imparando come governare la mia barca.”

(Piccole donne)

Louisa May Alcott e il suo Piccole Donne. Ho sempre amato questa scrittrice, prima ancora di sapere chi fosse. La nonna Santina, per una Santa Lucia (la festa di Santa Lucia per noi bresciani rappresenta la gioia e l’estasi nell’età dell’infanzia), mi fece trovare sul tavolo della taverna questo libro. Non era una nuova edizione, odorava di muffa ed aveva le pagine ingiallite, ma dalla copertina rigida trasudavano passione e sentimento. Da qui vorrei ripartire oggi.

Viviamo in un mondo di algoritmi produttivi, le nostre abitudini potrebbero essere scansionate e monitorate lasciando alla parola “libertà” aria di pura illusione. Change the date: ripianificare! Per diversi mesi le cerimonie con numeri di invitati importanti non saranno possibili, se non vietate, a causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Ci saranno distanze e mascherine, e questa espressione sofferta e impersonale di un giorno meraviglioso non dovrebbe essere la linea dei ricordi.

Cogliamo l’occasione per ripartire non da ciò a cui aspiravamo o sognavamo (le nostre aspettative rimarrebbero sicuramente deluse), ma scegliamo di ripartire con tenacia da ciò che resta perché significa ripartire da ciò che siamo, da ciò che ci appartiene. Ed è ciò che siamo che fa la differenza. Nella modalità esistenziale dell’essere si identifica la vera natura dell’uomo e prende espressione l’effettiva realtà di una persona.

“L’amore è un fiore che sboccia dovunque, compie i suoi dolci miracoli sfidando il gelo dell’autunno e la neve dell’inverno e torna a rifiorire, turgido e fragrante durante il corso dell’anno, rendendo felice chi lo dona e chi lo riceve.” 

(Louisa May Alcott)

Perché rimandare ciò che il cuore comanda a data da destinarsi?

Qui entra in gioco forza la filosofia dei “numeri primi”: l’insieme importante ma discreto delle persone che sceglierai di invitare al tuo matrimonio. Non tagli agli ospiti, ma questione di predilezione sincera per avere accanto chi si ama, chi ha condiviso il vostro cammino e la vostra storia, coloro che nell’arco della vita hanno contribuito a costituire la vostra ossatura; chi vi conosce e sa cosa rappresenta la scelta di proclamare e rendere ufficiale la vostra promessa.

I “numeri primi” saranno invitati speciali, importanti ed unici. Non avrete difficoltà a stilarne l’elenco perché il criterio è dettato dalla logica dell’amore. Allora sì, potrete scrivere: save the date!

Ripensare la cerimonia dando vita ad una selezione accurata degli ospiti consente di dedicare attenzioni speciali: emplacement, invités, petit cadeaux, mise en place, decò, tableau. Parola d’ordine: niente sprechi! Un vero e proprio buffet ricco di pietanze semplici e tradizionali dove non potranno mancare certo i dolci. Scostiamoci dall’idea del banchetto esageratamente sfarzoso.

Un matrimonio speciale, per soli “numeri primi”:

• vi permetterà di non cancellare la data o comunque di non slittarla troppo oltre nel tempo;
• vi permetterà di coccolare di più i vostri ospiti offrendogli un’occasione conviviale più tranquilla;
• vi permetterà di prestare maggiore attenzione ai dettagli facendo emergere personalità e stile;
• vi permetterà di individuare location uniche, poco sfruttate, non accessibili ad eventi non numeri troppo grandi;
• vi permetterà maggior coinvolgimento e divertimento: il gruppo ristretto tende ad unirsi alla celebrazione della coppia;
• vi permetterà di risparmiare per fare bene e meglio: e questo scusate non è poco. Anzi forse è l’essenza!

Se lo vorrete, io sarò al vostro fianco, per sostenervi e per affiancare la narrazione della vostra storia e la determinazione delle vostre scelte, nei giorni della fiducia e in quelli del dubbio. Siate profeti di speranza, donate sano ottimismo e sereno realismo. Insegnate a chi vi sarà accanto la freschezza del vostro amore, annunciate coraggio. Questa deve essere l’energia presente nell’oggi: contagerete tutti con un nuovo stile di vita.

Possiamo immaginare insieme queste nuove possibilità, iniziando con una chiacchierata.