Che sollievo: la bellezza si può creare anche con un budget accessibile
Lancio una riflessione e una sfida audace, soprattutto nel momento storico che viviamo. Come vogliamo mettere in relazione felicità, benessere, condivisione, bellezza, budget? Se state pensando al vostro matrimonio e alla felicità attesa, tutto questo vi riguarda: talvolta quella felicità rischia di intrecciarsi ad altro… tensione, stress, imbarazzo, compiacenza, giudizio.
Per parlarvene inizio dalla vita, raccontandovi la gioia di un viaggio invernale in Danimarca, qualche anno fa. Copenaghen! Che spettacolo! A parte il freddo pungente (-13 gradi) il cielo era limpidissimo, il sole accecante, la popolazione danese in giro su due ruote.
A Copenhagen non esistono eccezioni: tutto è pensato, progettato e creato per una società attenta e consapevole, che ha messo al centro del proprio vivere una cultura ormai totalmente orientata al benessere psicofisico. Da questo, ma non solo, è nata la filosofia “hygge“: il volersi bene. Un sentimento, un’atmosfera sociale connessa al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità. Insomma, i danesi ci testimoniano che si può essere felici nonostante le premesse che ci ritroviamo, cioè il clima rigido, le lunghe stagioni senza luce e un sistema di tassazione alle stelle.
Ci sono spazi aperti immensi fuori dalle città, angoli fascinosi seppure disordinati come Christiania, botteghe artigianali e semi nascoste come la caramelleria reale Sømods Bolcher (avevo immaginato una grande vetrina lussuosa in una delle vie principali, ma mi sbagliavo) eppure tutto è fattibile. Autenticità, empatia, condivisione, rispetto, al di fuori della routine e della frenesia. Il gusto delle cose semplici e buone, godere della compagnia delle persone care: ecco il sapore pieno per i momenti speciali e importanti della vita.
Felicità allora è scegliere di vivere in una squadra in cui tutti lavorano in sinergia. Alle vostre nozze? Scegliete di essere audaci. Coinvolgete mamme indaffarate e papà presenti, nipoti allegri e creativi, sorelle e fratelli collaborativi. Operate valutazioni nuove e lungimiranti per location, ristoranti, cuochi, fioristi, pasticceri, con un lavoro interno al vostro nucleo famigliare, alla vostra storia. Un progetto focalizzato sul “chi siamo” e non sul “cosa dobbiamo fare”.
Dobbiamo risolvere il problema economico che sposarsi è un costo?
Dobbiamo ricalcolare all’infinito il budget, perché così non siamo all’altezza delle aspettative altrui?
Dobbiamo formulare complesse ipotesi di rientro finanziario, per diluire il costo dell’evento?
Il riconoscimento delle nostre possibilità è tranquillizzante. La consapevolezza e la presa di coscienza generano controllo e pazienza. La sicurezza nelle nostre capacità e dei limiti oggettivi, anche dal punto di vista economico, accresce la stima e l’autostima nella coppia, a prescindere dalle conferme che il successo del vostro evento potrebbe riscontrare. Non dovete cercare di essere i migliori ad ogni costo: semplicemente puntare a fare del vostro meglio, imparando ad essere voi stessi.
Operativamente? Imparate a valutare, scegliere, ma anche spendere (oppure no).
“Spendere”, che verbo dirompente! Eppure per sentirsi felici non c’è bisogno dell’approvazione degli altri. Iniziate a chiedervi che cosa volete per il vostro matrimonio, al di fuori delle aspettative che giungono dall’esterno. Pensate a quello che avete già, ai luoghi che parlano di voi, all’atmosfera che vorreste sentire (e anche a tutto ciò che vorreste evitare).
Quindi se il vostro desiderio è organizzare un matrimonio con occhi attenti e rispettosi, anche per il budget da investire, in una luce nuova, ben venga l’audacia di essere soli contro tutti gli stereotipi, usi, costumi e desideri nascosti degli invitati, famigliari in primis.
L’umiltà (dal latino humus, terra) è un valore sentito: umile è colui che sente e comprende quella forza primitiva che lo tiene autenticamente legato alla propria natura. Pertanto, dovremmo tessere un elogio dell’umiltà e di coloro che in essa si ritrovano.
Quanta meraviglia in questi concetti! Quanto meritevole potrebbe essere il vostro giorno celebrato con occhi così nuovi! Immaginate un luogo sicuro e protetto, che acquisisce un significato pieno grazie a piccoli gesti autentici, tradizioni, storie, oggetti e tessuti famigliari.
Un matrimonio imperfetto ma perfettibile. Non ostentato ma sognato, non copiato ma progettato. Un intenso coinvolgimento emotivo per un’esperienza esclusiva, con il valore aggiunto della concretezza. Consapevoli di quello che avete potuto e voluto spendere, perché era giusto per voi.
Viviamo in una società costruita sul desiderio di bisogni indotti e non effettivi: chiedetevi “mi serve o lo voglio?”.
Il consumo critico è una rivoluzione gentile e ci conduce a riconsiderare cosa per noi è necessario e fondamentale. L’approccio responsabile al vostro giorno più importante inizia nel momento della progettazione: ascoltiamo la vostra storia, i desideri e le aspettative. Immaginiamo come esprimere l’autenticità del vostro stile e come sottolineare l’unicità della vostra coppia, senza compromessi, guardando le cose per quello che sono.
Io ci sono e vi aspetto.
Se questa prospettiva ha acceso in voi un interesse: scrivetemi per raccontare cosa desiderate.
Sono Chiara, bentrovati. Posso essere la vostra guida sul sentiero che scegliete, verso il matrimonio.
Do forma alle vostre proposte, raccolgo le idee che vi appartengono e vi conduco per mano con autenticità.
Per iniziare, lasciatevi incuriosire dai miei servizi: